NUMERI UTILI
Canile
sanitario di Verdello/Levate
(dove vengono convogliati tutti i cani vaganti, i primi 10 gg dopo il ritrovamento) tel. 329 2212709
Canile
Grignano
Via delle Brugarole 100
Per informazioni tel. 3355277200
(proprietario) -
3384524334 - 3381929698
Canile
Seriate
Il rifugio del cane via Nullo 30
Per informazioni tel. 035298651
www.ilrifugiodelcane.org
Canile Colzate
Rivolgersi a Ass. "Diamoci la
zampa"
Per informazioni tel. 3484400305 -
3385840188
Canile Calvenzano
Rivolgersi a "Amici degli animali"
Per informazioni tel. 036345388
www.canilecalvenzano.com
Rifugio Fondazione Baratieri
Per informazioni tel. 3477801076
CARABINIERI FORESTALI
112
POLIZIA PROVINCIALE
800 350 035
CRAS OASI VALPREDINA WWF
035 95 61 40
AMICI
Ecco qui sotto i LINK ad associazioni o a gruppi che fanno la differenza per gli animali nel mondo o semplicemente a casa nostra.
Da tempo conosciamo questi gruppi e siamo ad essi collegati : da loro impariamo, a loro ci appoggiamo per consulenze e talvolta come è successo nel passato abbiamo collaborato per interventi internazionali partiti da Bergamo, oppure semplicemente ci sono stati d'aiuto per problemi dietro casa.
Ma tutti indistamente, stanno dando voce a chi non l'ha!
E stanno cambiando il mondo con coraggio!
A loro il nostro sostegno incondizionato e la nostra totale ammirazione!
COMUNI
REGOLAMENTI COMUNALI
Per ogni consulenza, relativa a regolamenti Comunali, Ordinanze Sindacali ad hoc, problemi di intervento preventivo in casi di animal hoarding ed altro, rivolgetevi a
info@dirittianimalibergamo.it
Siamo disponibili a predisporre per i Comuni dei regolamenti taylor-made, su misura, a seconda delle esigenze specifiche di ogni Comune.
L'ANCI e la FIADAA (Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali ed Ambiente) hanno presentato nel 2013 un regolamento congiunto per il benessere animale nelle città.
E' un regolamento variegato e molto particolareggiato, ma è oramai la base di ogni futuro regolamento comunale.
Comunque pgni
Per scaricare il regolamento, cliccate su Nel cuore
L’avvocato risponde
A cura dello Studio Legale Associato Severgnini, Radici e Cugno Garrano, in Bergamo, Passaggio Canonici Lateranensi n. 1
I quesiti potranno essere indirizzati a info@dirittianimalibergamo.it e recanti nell’oggetto L’avvocato risponde.
I quesiti di interesse generale verranno pubblicati sul sito con le relative risposte.
"Le risposte, le informazioni e le segnalazioni giurisprudenziali fornite alla generalità degli utenti o ai singoli richiedenti, non costituiscono parere giuridico, in quanto non hanno valenza in generale.
Per casi personali e pareri giuridici gli utenti potranno contattare lo Studio legale privatamente. Lo studio praticherà agli utenti del sito una scontistica sulle tariffe professionali vigenti".
LEGISLAZIONE
Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007(ratificato con Legge 2 agosto 2008, n. 130)
Art. 13 del “Trattato sul funzionamento dell'Unione europea” (già “Trattato che istituiscela Comunità europea”):
<< (…) l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti (…) .>>
Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia 1987
Ratifica Convenzione Strasburgo e traffico cuccioli L 201/2010
L. 189/2004 Legge sul maltrattamento degli animali
N O V I T A'
Legge regionale n. 15 del 29 giugno 2016
Modifiche al TU del 30 dicembre 2009, n. 33 (Lombardia)
Epocale abolizione della catena in Lombardia
L'isolamento sociale è considerato maltrattamento .
I cani da caccia godono degli stessi identici diritti dei loro simili.
Di seguito si riportano alcuni degli articoli del TU n. 33/2009 con le modifiche introdotte dalla recente LR n. 15/2016 e obblighi dei possessori di cani del Reg. Reg. 2
Art. 104 comma 1:” La Regione [… omissis …] condannando ogni tipo di maltrattamento, compreso l’abbandono, nonché la detenzione in isolamento”
E’ la prima volta che si cita l’isolamento sociale del cane assieme a condotte podromiche di sofferenze, come il maltrattamento e l’abbandono. Per la prima volta la Regione Lombardia SCRIVE in un TU che l’isolamento sociale è una condotta da CONDANNARE. L’isolamento (sociale) è una forma ignorata di sofferenza degli animali [POSTER isolamento sociale] che ora la Regione cita espressamente come condotta da condannare.
Come voluto all’unanimità dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno n. X/1086 del 21 giugno 2016 (Serie Ordinaria del BURL 4 luglio 2016), il nuovo regolamento attuativo dovrà vietare non solo la detenzione in isolamento ma anche vietare che gli animali siano privati dei «necessari contatti sociali tipici della loro specie». Per “contatti sociali” si intende l’interazione sia con l’uomo sia con gli altri animali.
Art. 104 comma 2: ”[…] per animale d’affezione si intende ogni animale tenuto o destinato ad essere tenuto dall’uomo per suo diletto e compagnia o che può svolgere attività utili all’uomo.
Mai più differenze di trattamento tra cani da compagnia e cani da caccia o da lavoro in genere. A tutti lo stesso trattamento volto a creare il loro benessere.
Questo punto è importantissimo: infatti l’uso della congiunzione “o” con valore disgiuntivo ha risolto definitivamente i dubbi sorti in talune Autorità: adesso è inequivocabile che tutti i cani sono soggetti alla tutela di questa legge, anche se fossero tenuti esclusivamente per mera finalità utilitaristica.
Cade quindi definitivamente la paradossale deroga che alcuni cercavano di invocare per sottrarre i cani da caccia e i cani da guardia (nell’ipotesi in cui non fossero tenuti anche per compagnia) dalla tutela prevista per gli animali d’affezione!
Art. 105 comma 1 lettera b): “[E’ vietato] detenere gli animali in siti di dimensioni inferiori a quelle stabilite dalla normativa regionale per i ricoveri degli animali d’affezione”.
Art. 105 comma 1 lettera c): “[E’ vietato] privare gli animali della quotidiana attività motoria adeguata alla loro indole.”
Queste due disposizioni sono importanti perché rappresentano una esplicazione direttamente voluta dal Legislatore per definire in concreto alcune delle «esigenze fisiologiche ed etologiche» che devono essere garantite agli animali.
Non poche volte le guardie zoofile si son sentite rispondere dalle Autorità interpellate che le dimensioni minime dei recinti sono state espressamente previste (dal regolamento regionale n. 2 del 2008) solo per i canili rifugio, sicché si poteva intervenire presso i privati soltanto quando la detenzione dell’animale fosse talmente (e palesemente) insostenibile da assumere le caratteristiche del maltrattamento ex artt. 544 ter e 727 C.P.
Queste due nuove disposizioni sono altresì importanti per evitare che, per effetto dell’introduzione del divieto della catena (si veda oltre), l’animale venisse sì liberato dalla catena, ma per finire in un angusto recinto dal quale mai o raramente sarebbe poi uscito!
VARIE
ASTICI E PRODOTTI DELLA
PESCA
Gli astici vivi venduti in supermercati e pescherie devono essere tenuti in vasche con acqua fino alla vendita.
Le chele sono legate per impedire
che l'animale si faccia del male.
L'astice vivo depositato su ghiaccio fuori dall'acqua NON DEVE STARE.
E' considerato maltrattamento .
Segnalatelo immediatamente alla Polizia Locale o al Corpo Forestale dello Stato: ricordatevi di documentare con foto il reato.
Restiamo in attesa che anche in Europa diventi obbligatorio l'utilizzo del dispositivo per stordire l'animale prima di gettarlo in acqua.
MACELLAZIONI RITUALI
Le macellazioni rituali, senza preventivo stordimento dell'animale, sono ammesse in Italia grazie alla speciale deroga del DM 11/06/1980 (G.U. n. 168 del 20/06/1980) (vigente)
Autorizzazione alla macellazione degli animali secondo i riti religiosi ebraico ed islamico
Autorizza la macellazione rituale senza preventivo stordimento. Stabilisce che per l’operazione debba essere utilizzato un coltello affilatissimo in modo che possano essere recisi con un unico taglio contemporaneamente l’esofago, la trachea ed i grossi vasi sanguigni del collo. Ribadisce che il personale addetto deve essere qualificato addestrato e a perfetta conoscenza dei metodi rituali. Detta alcune altre indicazioni generali volte a ridurre il più possibile le sofferenze degli animali così macellati.
In Italia esistono almeno 200 strutture autorizzate.
Durante ogni Governo qualche forza politica presenza una proposta di legge per l'abolizione di questa deroga, ma ad oggi queste proposte non sono mai state discusse.
A Bergamo eravamo riusciti a raccogliere l'appoggio di numerosi Sindaci contro la macellazione rituale, ma la proposta di legge non è mai stata discussa.
Leggete questo articolo per saperne di più
Leggete l'inchiesta di animal equality
cliccate sull'immagine qui sotto
La nostra policy
ABOLIAMO LA DEROGA PER LE MACELLAZIONI RELIGIOSE